I Leggings

Partiamo con una notizia scioccante che tutte le donne dovrebbero sapere pur non  essendo  fashion blogger: i leggings non sono pantaloni.

Non sono alla moda (si usavano già negli anni ottanta e, orrore orrore si chiamavano fuseaux), non sono sexy ed evidenziano drammaticamente i difetti di gambe e culo a meno che tu non sia Michelle Hunziker quindicenne nella pubblicità della Roberta.

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Qualora tu avessi davvero il culo perfetto di cui sopra (controlla bene la foto per essere sicura sicura sicura, ma proprio sicura) certamente un qualsiasi vestito, straccio, jeans sottomarca ti renderà più attraente e sexy di un paio di leggings, fidati.

Per chi non lo sapesse, io passo 4/6 ore al giorno in uno studio di yoga, quindi per 4/6 ore al giorno li indosso. Ammetto che sono comodi e dopo un po’ che li hai su ti si “abitua l’occhio” e per una frazione di secondo pensi di avere un bel culo, ma è decisamente un’illusione ottica creata dalle cuciture incrociate e dalle fantasie improbabili dei pantaloni della Lululemon.

Io, tu, noi, non siamo la Michelle.

Ammetto anche che, a volte, sopraffatta dalla pigrizia e dalla fame, esco dallo studio di Yoga e vado a mangiare qualcosa con i leggings addosso in un bar vegano pieno di donne con i leggings. E mai, neanche una volta ho pensato :

“Porca vacca sto posto è pieno di donne sexy”

Per citare Osho “the moment you accept yourself you become beautiful”.  Ecco, forse il mondo sta cambiando, la gente ha iniziato ad accettare se stessa e sta diventando bellissima perché in giro ultimamente si vedono solo culoni in leggings aderenti. Maledetto Osho.

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Dopo questa “premessina” arriviamo all’argomento che mi sta a cuore, tanto da farmi posticipare il post sulle vacanze a Bali: il rapporto fra i leggings e gli Stati Uniti d’America.

Nel ridente stato del Montana, il governatore repubblicano David Moore  ha fatto una proposta di legge che bandisce l’uso di tutti i vestiti che “simulano” parti del corpo (Cit. Time):

 “gives the appearance or simulates a person’s buttocks, genitals, pelvic area or female nipple”

La legge esplicitamente dichiara che indossare pantaloni aderenti “like yoga pants” in luogo non appropriato (ovvero ovunque eccetto in palestra) è da considerarsi indecente e contro la legge. Viene da ridere a pensarci ma ecco, alla terza multa per “leggings” si rischiano 5 anni di carcere. Mi vedo già, io e le mie amiche del bar vegano in prigione, rigorosamente con i Lululemon, ma in prigione. Omh Omh Omh.

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Io in Montana, con i miei meravigliosi Lululemon rosso fuoco. Se li fissi intensamente per 5 minuti ti appare un dinosauro 3D.

Ora spostiamoci nella Sud-West coast, nella soleggiata e ridente California.

Qui i leggings sono liberi, ci puoi andare a fare la spesa, in spiaggia, a prendere i bambini a scuola, probabilmente anche alla Messa della domenica. Non ci vedono niente di indecente. A patto che tu ti sottoponga ad una piccola operazioncina di chirurgia plastica. Infatti qui le donne, per apparire più sexy nei loro leggings, per evitare quel piccolo inconveniente che loro chiamano “camel toe”  si fanno ridurre le grandi labbra della vagina. (Cit. New York Post)

Entriamo nei particolari, il camel toe (zoccolo di cammello) è un tcamelsfootforexceedinglyimportantarticleermine slang angloamericano che identifica la visibilità della vulva umana attraverso gli indumenti. Aggiungerei che questo succede se ti compri una taglia di leggings in meno della pelle, altrimenti la vulva rimane al suo posto, anche se fai la spaccata.

Ma siamo nel 2017, viviamo nell’epoca dei selfie, il buon senso lo abbiamo cestinato almeno un ventennio fa, siccome va di moda l’aderente, allora tutti sotto ai ferri!!

Io mi chiedo, se il buon Dio ci ha fatto le grandi labbra così grandi, sarà perché servono grandi, sono normali, naturali, sexy.

Quindi amici miei aguzzate la vista, se trovate in giro qualche bella donna con i leggings che sembra piatta e asessuata dove non dovrebbe esserlo, non è la Barbie ma una californiana moderna.

Cara grazia vivo ad Hong Kong.

Shanghai: Outfit Domenicale

Domenica di pioggia, cosa fare di meglio che portare le mie due principesse al museo a vedere la splendida mostra di Fernando Botero?  Questo significa prendere la metropolitana linea 10, cambiare e prendere la linea 8, in totale 40 minuti.

Penserete mica che vi parli di Botero, vero?

Vi parlero’ della fauna da metropolitana domenicale, piu’ approfonditamente degli outfit, andando ancora piu’ nel particolare, vi incantero’ con gli accessori. Scarpe, calzini e borse, direttamente per voi dalla linea 10 tratta Yili Lu – Laoximen…tanta roba!!!

Scusate per la qualita’ delle foto, ma in movimento e di nascosto non e’ cosa facile.

Eccoli, in ordine di “apparizione”.

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Splendide scarpe argentate con tacco, impreziosite da una spruzzata di Swarovski che riflettono stilettate di luce abbagliante negli occhi del malcapitato dirimpettaio (in questo caso, IO).

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Sempre in tema glitter per tutti, calze coprenti color crema con brillanti, anelli e fiori dorati, rigorosamente da indossare con Superga bianco latte.

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Per finire la categoria “luci e colori” delle espadrilles in jeans con glitter, calzino bianco (rigato rosso e blu) e pantaloni a quadretti.

Borse con gli occhi, per non sentirsi mai soli, mai mai mai, neanche quando di notte vi svegliate per bere, o quando nel bagno pubblico cercate di non toccare niente e diventate improvvisamente master di yoga mentre con una mano costruite la corona di carta igienica e con l’altra sollevate tutto il sollevabile mantenendovi in equilibrio sulle punte per non strisciare il bordo dei pantaloni a terra. Sappiate che loro vi vedono.

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MERAVIGLIOSO TRITTICO MASCHILE: scarpa leopardata con intarsi in pelle per l’uomo che non deve chiedere mai (ma davvero mai); mocassino marrone consumato con calzettino grigio per l’uomo sicuro di se’; scarpa da ginnastica rossa con calzino nero con motivi di foglie dorate per l’uomo di tutti i giorni. Sono sicura troverete qualcosa che soddisfa i vostri gusti.

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Per le donne piu’ sportive, scarpa alta da basket, argentata, pitonata e bordata di rosso, con tallone rigonfio per slanciare la figura. Anche Curry le vorrebbe…

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Ballerine tutte fiocchi, rivestite in foglia d’oro, per delle moderne Dorothy. Se picchiate i talloni uno contro l’altro vi ritrovate a Pudong senza prendere la metro. Marca: mago di Oz.

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Ed ecco le mie preferite: comode ma eleganti mocassini arancioni decorati con guarnizione in gomma reciclata, acquistabili solo ed esclusivamente con il calzino “salviamo i panda” ton sur ton. Il ricavato al WWF.

Ed erano solo 40 minuti….